24/6 - Per l'Università, riprendiamo a discutere (incontro)

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Data pubblicazione
Pubblicato il: 
23/06/2015
Sede: 
Trieste

 

 

Per l’università, riprendiamo a discutere

 

Mercoledì 24 giugno, ore 12.00 Sala Atti di Scienze politiche (primo piano Edificio centrale)

 

 

 

Mentre stavamo preparando questa proposta, la gran parte di noi è stata coinvolta nella bizzarra procedura di conferma di una domanda già presentata (e già accettata a novembre) in relazione agli incentivi una tantum, ennesima attestazione che 'qualcosa ancora qui non va'. La nostra assenza collettiva, il nostro aver allentato l’attenzione e la pressione sul funzionamento della macchina ha di fatto coinciso con una fase in cui non sono chiari né le intenzioni né gli obbiettivi del nostro ateneo. La conseguenza è una grave debolezza collettiva, in cui si sviluppano scelte che ci riportano indietro negli anni.

È necessario, quindi, riavviare una sede di confronto, come coordinamento di ricercatori e docenti dell’Ateneo, in grado di discutere i problemi, ma soprattutto, partendo dal comune sentire frutto degli anni trascorsi a difendere l’alta formazione pubblica, di assumere posizioni di stimolo nel nostro ateneo. Ecco alcuni punti particolarmente urgenti (in ordine alfabetico):

  • abolizione fondi incentivanti previsti per la didattica di ricercatori e docenti

  • avvicinarsi della ‘buona università’ che, annunciata dalle solite trite dichiarazioni, ripropone scenari già visti che preparano solo la strada a ulteriori indebolimenti e riduzioni di qualità e diritti (come nel caso dei tagli stipendiali) senza mai risolvere i veri mali dell’università

  • difficoltà vissute dalla macchina amministrativa

  • finanziamenti alla ricerca

  • frammentazione e demotivazione della nostra comunità

  • modi di gestione dei fondi incentivanti (ex scatti di anzianità) - pseudo protesta del 25 giugno promosso da prof. Carlo Ferraro del Politecnico di Torino

  • posizionamento del nostro ateneo nel quadro del sistema universitario internazionale, nazionale e regionale

  • scarsi finanziamenti del sistema universitario (e in questo pesa anche la scarsa lungimiranza nel capire cosa avrebbe significato il costo medio/studente per il nostro ateneo)

  • tenuta e qualità della nostra offerta didattica e dei corsi di studio

È necessario superare l’estrema frammentazione cui siamo soggetti (abilitati, chiamati, non abilitati, docenti, ricercatori, precari ecc.) per individuare terreni comuni in grado di avviare una spirale virtuosa nel nostro ateneo.

                                                         Coordinamento Ricercatori e Docenti Università di Trieste

Categoria: 
Generale
Ultimo aggiornamento: 23-06-2015 - 07:35
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