In occasione della quinta edizione di Trieste Next, alcuni giovani studenti saranno ospiti dell’Info Point del Comune di Trieste.  I giovani stanno seguendo un corso di qualifica per diventare Young Community Manager (YCM) nel progetto “Tools and Tips for Mobile and Digital Youth Participation in and across Europe" (EUth). Si tratta di un’azione finanziata da fondi Horizon 2020 e co-gestita dalla società Isinnova, nella quale il Comune di Trieste e il DiSPeS sono partner in EUth TS-KP Lab "European Young Citizens Participation". Nel Laboratorio dell’area test Trieste-Koper, con un sensibile contributo del DiSPeS, sono testate alcune idee, programmi e metodologie per aumentare la partecipazione dei giovani alla vita politica della loro città. Queste azioni sono supportate da strumenti di comunicazione quali: dépliant, la presenza sui media classici, il blog EUth.net, la pagina Facebook, il bando Open Call, i volantini, e dall' App OPIN su mobile che è in fase di test.

Le idee innovative, definite sulla base delle esigenze dei giovani, sono il cuore del progetto EUth. Un campione di giovani di Trieste si è già espresso sulle proprie esigenze. Gli YCM hanno cominciato a lavorare per definire programmi operativi con le scuole, l'Università, il Comune. Gli YCM rappresentano 3 segmenti di giovani: 15-19 anni, 20-24 anni, 25-34 anni. I programmi su cui lavorano sono: la modernizzazione delle scuole, la modernizzazione dell'Università; il miglioramento dei servizi pubblici locali in collaborazione con il Comune di Trieste; le azioni per facilitare il collegamento domanda-offerta di lavoro.

Gli YCM presenti allo stand presenteranno ai visitatori interessati il progetto, promuoveranno la Community e raccoglieranno adesioni da parte dei giovani che desiderano essere coinvolti nelle attività programmate.

Nello stand sarà possibile inoltre:  

(A) informarsi per partecipare alla Open Call Europea che finanzierà con € 10.000 le migliori 10 idee di e.participation;

(B) collegarsi alla piattaforma informatica per informarsi sulle potenzialità di alcuni strumenti, quali l'App sperimentale OPIN, che già ora sono in fase di test e che saranno integrati, migliorati e progressivamente adattati alle esigenza della comunità giovanile.