52° Convegno annuale internazionale ICM

23 novembre - aula Magna ore 15.30
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Data pubblicazione
Pubblicato il: 
09/11/2017
Sede: 
Gorizia

52° Convegno annuale internazionale ICM

“Frattura e ricomposizione tra Oriente ed Occidente: tante aree, un luogo unico.”

Gorizia, 23-25 Novembre 2017

 

 

La divisione tra Oriente ed Occidente è questione antica e resta la questione sempre attuale dell’Europa; ma si è nel tempo consolidata la dimensione mondiale e, per l’Europa in particolare, la progressiva “vicinanza” del Mediterraneo con tutto il suo carico di civiltà, culture, problemi e risorse umane, sociali, politiche.

Il 2017 può essere anniversario a cifra tonda di molti eventi che hanno segnato la storia europea: tra essi vogliamo richiamare soprattutto il centenario della rivoluzione sovietica e della battaglia di Caporetto: distanti e diversi ma entrambi molto influenti sul destino di queste terre di confine e dell’Europa intera; oltre al 1947, l’anno del Trattato di Parigi e dell’esodo dei giuliano-dalmati. La Storia aiuta a capire e, negli auspici del convengo annuale, anche trovare spunti per il futuro. In questo senso la Cultura, quella Mitteleuropea in particolare e, per patrimonio e vocazione del nostro Istituto, la sua peculiarità umanistica ancorata al valore della “fratellanza”, può suggerire con grande attualità e forza spiragli di iniziative e di proposte che possano trovare concreti sviluppi.

Tante plurali sono quindi le “aree” geopolitiche e culturali interessate e coinvolte nelle prospettive di un dialogo tra diversità religiose, linguistiche, etniche per consolidare comuni radici e condivise relazioni storiche come pure di aspettative.

Interlocutori privilegiati del convegno saranno da un lato studiosi ed esperti nelle diverse espressioni che tale cultura offre in forme molteplici ed articolate, dall’altro giovani studenti della scuole superiori e delle Università presenti nel territorio coinvolte nel convegno stesso.

La storia e la scuola quindi messe a confronto anche con la comunicazione, quella della “propaganda” e quella attuale dei media e dell’immediatezza; e poi l’arte, da quella visiva alla musica, che forse più e meglio delle altri eccellono sia per la profondità del messaggio, sia per la capacità di coniugare passato e futuro, debolezze e speranze, generazioni vecchie e nuove.

Il convegno verrà strutturato in quattro sessioni, precedute dalla seduta inaugurale, intercalate da eventi artistici e concluse da un evento misto (culturale, turistico e conviviale); ogni sessione vedrà una fase unitaria ed anche una di confronto a più voci sia tra i relatori stessi sia con i partecipanti allo scopo qualificati.

La sede principale sarà nella città di Gorizia ma con diffusione sul territorio, sia italiano che sloveno, tra il Collio ed il Carso.

Verranno effettuate le registrazioni audio dell’intero convegno, anche video degli eventi e servizio fotografico dell’intero convegno che potrà quindi venire riportato adeguatamente sia negli atti scritti che in supporti digitali.

La comunicazione sarà immediata utilizzando la tecnologia attuale grazie anche al supporto e collaborazione di studenti e stagisti universitari, che potranno anche sperimentare forme di traduzione adeguate allo scopo ed alle caratteristiche dei relatori e degli uditori.

 

Programma

 

Giovedì 23 novembre, ore 10.00 - Inaugurazione convegno

Sala Della Torre “Fondazione CARIGO”, Via Carducci

 

Introduzione e saluti autorità

 

Intervento di Debora Serracchiani, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia

 

Prolusioni generali:

-          1917: anno epocale, inizio del “secolo breve”

Fulvio Salimbeni

-          La “fratellanza” (auspicata da Ungaretti) chiave interpretativa per il futuro

Giulio Maria Chiodi

 

Conclusioni

 

Giovedì 23, ore 15.30 – 18.00 - Prima sessione

Università Degli Studi di Trieste, Via Alviano

 

Introduce e presiede:

 

I principali fattori, cause ed effetti della frattura tra Oriente e Occidente nel XX secolo

-          Rivoluzione di ottobre

Gianluca Volpi

-          Caporetto e la fine dell’impero austro ungarico

Maddalena Guiotto

-          Esplode la “polveriera” dei Balcani

Lorenzo Salimbeni

-          Anche Gerusalemme cade

Fabio Romano

 

Per il confronto tra i relatori e i partecipanti:

-          Ruolo degli intellettuali

 

Venerdì 24, ore 9.30 – 13.00 - Seconda sessione

Università Degli Studi di Udine, Via Santa Chiara

 

Introduce e presiede:

 

La cultura (mitteleuropea) nella ricomposizione dell’Europa

-          Dal discorso di Schuman al Trattato di Roma

Claudio Cressati

-          L’avvio dell’integrazione europea

Georg Meyr

-          L’Europa e la ricomposizione dei Balcani

Cesare La Mantia

-          La letteratura: il romanzo dell’area balcanica tra denuncia e testimonianza

Tatjana Rojc               

 

Per il confronto tra i relatori e i partecipanti:

-          Gorizia e Nova Gorica, da “città divisa” a frontiera aperta

 

Venerdì 24, ore 15.30 – 18.00, - Terza sessione

Castello di Kromberk, Nova Gorica

 

Introduce e presiede:

 

La “FRATELLANZA” e lo “spirito di Gorizia” per la nuova Europa.

-          Cultura locale e destino globale

Alberto Gasparini

-          La forza della storia e dei luoghi condivisi

Marko Klavora

-          Identità e fecondità dell’incontro tra diversi

Hans Kutzmuller

 

Per il confronto tra i relatori e i partecipanti:

-          La forza della testimonianza

 

Venerdì 24, ore 20.30 - Evento culturale (poesie e musica)

Sala Incontro a S. Rocco

Orchestra Thomas Schippers, diretta dal Maestro Carlo Grandi

 

Sabato 25, ore 9.30 - Convegno “La grande musica nei luoghi della Grande Guerra”

Intervento del Maestro Carlo Grandi

 

Sabato 25, ore 12.00 – 17.00 - Percorso storico-culturale con bus APT

Percorso di carattere storico-culturale, sui principali luoghi del confine/frontiera aperta italo-slovena del Goriziano. Con bus APT SpA, guidato da ICM.

 

 

 

 

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Generale
Ultimo aggiornamento: 09-11-2017 - 11:44
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